Quando si acquistano prodotti pensati per le applicazioni industriali, spesso ci si imbatte in una serie di sigle che denotato gli standard, ma non sempre la loro utilità è immediatamente riconoscibile. Per esempio, l’aderenza allo standard MIL-STD-810 che denota la resistenza alla caduta, spesso rimane un parametro interessante sulla carta, ma la cui utilità reale tende a rimanere astratta. Vediamo invece perché è così importante.
Come si misura la resistenza alla caduta?
La resistenza alla caduta, o drop spec, è un parametro che indica la capacità di un dispositivo di conservare intatte tutte le sue funzionalità anche a seguito di un impatto con il terreno. Lo standard più diffuso in questo campo è MIL-STD-810. In genere, il test prevede di far cadere il dispositivo da un’altezza di 1,2 metri, in diverse condizioni, anche quando questo è acceso, e di verificare che non presenti danni o malfunzionamenti. Per la precisione, l’oggetto testato deve “sopravvivere” a 26 cadute in diverse condizioni
L’altezza standard di 1,2 metri ha una ragione: è sufficiente sia per proteggere il dispositivo dalla caduta accidentale da una scrivania o da un piano d’appoggio, sia perché continui a funzionare se cade dalle mani durante l’uso in mobilità. In genere, tablet industriali e tablet rugged garantiscono questo standard minimo.
Ma non è tutto. Lo stesso standard, infatti, prevede anche un test di resistenza alle vibrazioni, che permette di misurare la capacità di resistere alle sollecitazioni ripetute nel tempo.

Perché la resistenza alla caduta è importante in ambito industriale?
Ai minimi termini, la capacità di un dispositivo di resistere a urti e sollecitazioni ne misura la robustezza. Un requisito fondamentale in officine, magazzini, cantieri e in generale fuori dall’ambiente protetto degli uffici. Per avere un’idea basta pensare a cosa accade a un dispositivo elettronico generalista, per esempio un portatile o un tablet, quando subisce una leggera caduta anche in ambiente domestico. Il danneggiamento, in particolare alla scocca, o allo schermo, è quasi inevitabile.
In un contesto in cui gli operatori utilizzano i dispositivi come strumenti di lavoro è semplicemente impensabile che le cadute non avvengano. Utilizzare dispositivi adeguati significa, nel lungo periodo un considerevole risparmio in termini di costi di sostituzione e riparazione.
La protezione dei dati è fondamentale
Tuttavia, l’aspetto relativo ai guasti veri e propri non è che il vantaggio più immediato. Spesso, infatti, i dispositivi mobili o portatili vengono usati per effettuare operazioni di gestione che devono poi essere allineate con i sistemi informativi, per esempio ERP o MES. Anche in caso di dispositivi connessi, l’allineamento nella maggior parte dei casi avviene con alcuni minuti di ritardo di propagazione. Nel caso in cui un dispositivo si danneggi nel periodo fra l’operazione e la sincronizzazione, ricostruire le operazioni effettuate potrebbe essere complesso. I dispositivi dotati di una buona resistenza alla caduta mettono al riparo da questa eventualità.
Progettati per resistere
Limitandoci alle sole specifiche del test MIL-STD-810, oltre alla resistenza alla caduta va tenuta in considerazione anche quella alle vibrazioni: utilizzare un dispositivo in grado di resistere alle sollecitazioni di trasporto, all’uso a bordo di macchinari e in generale che può essere spostato senza troppe difficoltà costituisce un importante valore aggiunto.
Miglioramento delle condizioni di lavoro
Oltre a tutti vantaggi meccanici e operativi che caratterizzano i dispositivi resistenti alle cadute e alle vibrazioni, non dobbiamo dimenticare un aspetto apparentemente secondario ma che invece riveste un ruolo fondamentale: offrire agli operatori dispositivi più resistenti e affidabili significa migliorare la loro propensione all’utilizzo. Laddove un device poco pratico, fragile e in genere “delicato” viene considerato più una responsabilità indesiderata che un’opportunità, uno strumento adeguato anche dal punto di vista della resistenza meccanica incontra senza dubbio un migliore favore da parte delle maestranze.